SOCIAL DINNER, LA MODA DI MANGIARE CON SCONOSCIUTI

Alcuni le chiamano social dinner, altri cena degli sconosciuti, altri ancora cena con perfetti sconosciuti: fanno comunque tutte parte della moda del dining sociale.
Sono l’evoluzione 2.0 delle cene sociali di una volta e lo scopo non è (solo) trovare l’anima gemella.

Le Social Dinner nascevano un po' di tempo fa; allora si chiamavano “la cena degli sconosciuti”.

Con l’avvento di Facebook (qualcuno prova anche a usare Facebook per rimorchiare) e Instagram hanno cambiato nome per stare al passo coi tempi, ma la sostanza è rimasta invariata.

Perché partecipare ad una Social Dinner?

Per quanto sia un’occasione per far incontrare anche uomini e donne single, Social Dinner non è un incontro dedicato ai single tipo lo speed date, ma una semplice cena per fare nuove conoscenze.
Ci si iscrive tramite un sito o su pagine Facebook e si entra nel "cerchio magico" di cene per persone che non si conoscono.
E dopo ci si ritrova a tavola con degli sconosciuti.

La location? Cambia di volta in volta: spesso è una casa privata.

Normalmente questo tipo di cene si organizzano con 15/20 invitati.
Non ci sono segnaposto, quindi l’unica regola è mantenere un’alternanza uomo/donna tra i posti a sedere in modo da non creare imbarazzanti situazioni, dove un lato del tavolo è occupato solo da uomini e l’altro solo da donne.

Questo tipo di cene vengono organizzate nelle grandi città e si svolgono principalmente in pub, pizzerie o ristoranti; in poche parole… in quei locali pubblici che danno possibilità di sedersi ad un tavolo per mangiare e bere.

Quanto costa una social dinner?

Quanto costa partecipare a una di queste cene?

In genere sui 25-30 euro, ma gli organizzatori dicono che "si tratta più che altro di un rimborso per la spesa e per il vino".

Social Dinner a casa di sconosciuti

Si cena fra sconosciuti anche con Comehome e con Gnammo, piattaforma italiana (nata anche questa a Torino, come Vitadasingle.net) che si occupa di "social eating": mette in contatto cuochi dilettanti, che vogliono cucinare una cena a casa loro, con gli "gnammers" ovvero chi vuole fare un’esperienza culinaria insolita e conoscere persone.
In questo ultimo caso dobbiamo però ricordare che ci sono delle norme igieniche (di legge) che vanno rispettate e, purtroppo, questo non sempre accade.
Se succede qualcosa, ci sarebbero sicuramente disagi per i partecipanti e, soprattutto, sorgerebbero delle grane legali e amministrative per chi ha organizzato e per chi li ha ospitati...

Per evitare problematiche è importante che anche le piattaforme di social eating effettuino accurate verifiche sia sull'idoneità degli ospiti che dei loro ambienti domestici.

Dovrebbero essere garantite le norme di sicurezza alimentare relative alla preparazione e conservazione degli alimenti, oltre al rispetto delle normali regole di igiene.

I partecipanti dovrebbero potersi sentire tutelati, senza il rischio di incorrere in intossicazioni o altri spiacevoli inconvenienti durante le cene.

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